Sannini cotto dell'Impruneta

in evidenza

Loading
loading..
fig1: Le facciate ventilate del nuovo Teatro dell'opera a firenze. fig2: Pareti ventilate Stazione di Deyang City

I distretti minori in ripresa dopo anni al rallentatore

26 September, 2014
Admin
news, realizzazione, facciate ventilate

LE CERAMICHE DI VIETRI E IL COTTO DI IMPRUNETA

Il nostro Presidente Guido Poccianti e l’Arch. Paolo Desideri dello Studio ABDR di Roma sono stati intervistati dalla giornalista Natascia Ronchetti per   IL SOLE 24 ORE. L’articolo dal titolo “ I distretti minori in ripresa dopo anni al rallentatore” è stato pubblicato lo scorso 16 settembre sull’allegato al quotidiano dedicato alla Industria Ceramica.

“……………………………………………………. A sua volta il cluster del cotto toscano, dopo anni di contrazione della domanda, torna in auge, trainato da architetti di fama. Una vera e propria riscoperta, sostenuta dalle caratteristiche del prodotto. “E’ un materiale versatile, ecosostenibile, adeguato a innovative soluzioni di design”, spiega Guido Francesco Poccianti, presidente di Sannini Impruneta, sede e stabilimento in provincia di Firenze, una cinquantina di addetti, 5 milioni di fatturato, una produzione destinata per il 40% all’estero.
Importanti commesse in Cina hanno permesso all’azienda di entrare nel mercato asiatico dalla porta principale. Pechino, adesso, per la Sannini è il principale punto di riferimento per l’espansione all’estero. Soprattutto con le pareti ventilate, il frutto di una differenziazione produttiva realizzata con successo come risposta alla contrazione del mercato delle pavimentazioni tradizionali. “Soluzioni che tra l’altro garantiscono un risparmio energetico di almeno il 20%”, dice Poccianti.
I pavimenti di vecchia concezione mantengono il proprio appeal soprattutto in Europa. Ma è la flessibilità dell’utilizzo del cotto toscano ad aprire nuove e inaspettate prospettive, sia sul mercato interno che oltreconfine. “Ha tutte le caratteristiche per imporsi come un materiale all’avanguardia nell’architettura internazionale”, conferma l’architetto Paolo Desideri, che ha firmato la stazione Tiburtina di Roma e il nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, coniugando classico e moderno, alta tecnologia e tradizione storica, e conferendo un ruolo di primo piano proprio al cotto toscano. “Sostenibilità, durevolezza, capacità di protezione dall’irraggiamento solare e bellezza lo rendono – aggiunge Desideri – fortemente competitivo”.